14 febbraio 2009

 

Oggi DIO mi apre alla Sua CONOSCENZA.

 

 

GESÙ vi dice:

IO SONO la VIA

 

Il cambiamento vi viene chiesto,  ed è evidente che vi è necessaria una Nuova Costituzione, prima ancora che la vostra Terra si rinnovi: perché essa si rinnoverà proprio in quel cambiamento.

 

Comprendo allora che DIO vuole già mettere alla prova il cuore dell’uomo, vuole formarlo, ma molto in fretta perché si fa tardi.

 

E DIO ci dice: Voi avete perso troppe ore a riflettere. Le generazioni si susseguono senza somigliarsi. Aprite gli occhi !

 

Davanti a coloro che governano attualmente tutti i Paesi, si presenta una nuova situazione: una massa, come un enorme branco che viene offerto a un piccolo proprietario, il quale nonostante le sue vaste terre non coltivate, possiede solo cinque mucche e tre o quattro pecorelle da nutrire. Inoltre, ha solo tre lavoranti che lo aiutano e che può mantenere, unitamente alla sua famiglia, tanto è grande la sua bontà; e la miseria del mondo attuale è ancora più grande!

 

Quel proprietario e i suoi tre aiutanti cominciano a riflettere su come risolvere quella situazione difficile; ma non troppo a lungo, perché tutti gli animali del branco hanno fame e sete! Ognuno di loro si confronta allora con le proprie economie, con l’intenzione di farne uso mettendole tutte insieme. Il loro sguardo si posa allora su quella immensa quantità di bestiame... Quanti animali! Ci vogliono  almeno quattro uomini in più per accudirli tutti !

 

Ognuno di loro si consulta in famiglia, per chiedere aiuto; ognuno al proprio figlio maggiore. I quattro figli accettano di collaborare e, dopo il loro consenso, si ritrovano così ad essere otto uomini in grado di svolgere il lavoro. Si consultano tra loro, ognuno mette a disposizione i propri piccoli risparmi e possono così cominciare a nutrire gli animali e procurare loro l’acqua indispensabile.

 

Ed eccoli allora associati, ognuno con lo stesso desiderio di fare prosperare quella nuova attività, innanzitutto misurando tutti gli inconvenienti, tutti gli incarichi da stabilire e considerando che quel lavoro deve essere fatto in comune, collaborando tutti insieme per averne beneficio.

 

Ma a quel punto, nulla faceva loro paura, perché la loro povertà li aveva riuniti. La miseria attuale li aveva avvicinati, e la loro natura contadina li aveva temprati. Si sentivano fratelli nel medesimo amore, puro come l’aria della loro campagna. Tutto era per loro sopportabile. Si affidavano a Dio che li aveva riuniti. Si videro allora come i pastori di un tempo, in attesa del Messia: li riuniva la stessa speranza, lo stesso amore. La Speranza viveva in loro e, insieme, prepararono la loro terra come si prepara la culla del bimbo che deve nascere. Ed essi vissero così nella prosperità.