A te, figlia Mia

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6 luglio 2006

 

GESÙ:    Figlia Mia, Io non allontano nessuno dal Mio Sacro Cuore. Tu vedi la nudità della Croce e tu la porti davanti a questo Mondo che non chiede altro che una vita facile. Come possono trovarMi ? Io porto ancora la Mia Croce, quella che essi Mi danno ancora da portare.

 

I clamori risuonano dappertutto, e voi non sentite più la Mia Voce. Dimenticate ciò che Io attendo da ognuno di voi, e la Mia Voce si perde in lontananza. Ora ognuno ha una missione, che può sembrare diversa da un'altra, ma voi lavorate tutti per la stessa Causa: ritrovare l'Amore smarrito sulla vostra Terra.

 

Io ti ricordo che tu non ti sei mai smarrita. Ma quello che Io ti chiedo, è di sopportare la contraddizione che logora sempre la tua vita perché sei continuamente esposta al rifiuto di quelli che rifiutano di obbedirMi. Il giudizio che porteranno su di te, sarà la tua stessa presentazione: «voi sarete odiati a causa Sei Mio Nome !»

 

È nel Mio Nome che deve elevarsi la Croce sul monte di Dozulé. Niente sarà facile e tu sarai dimenticata, come la Mia Croce chiesta nel Mio Nome, perché faranno di tutto per dimenticarla. Il Cristianesimo di oggi è una Religione che dorme su un cuscino di velluto. Sonnecchia e non vuole che lo si risvegli.

 

Ma tu, occupati dei Miei affari, tu sei scelta per scuotere chi dorme, perché le lampade sono quasi tutte senza olio, ed Io Vengo !

 

Che succederà a questo popolo che, per accoglierMi, avrà solo pochissime lampade accese ?

 

Figlia Mia, non è un indurimento del tuo cuore, é un obbligo: non si può salvare la persona che annega, senza rischiare di colpirla alla testa con il galleggiante che le si lancia !

 

Prendete la Mia Mano e dopo giudicherete se il Mio Appello é stato duro o salutare.

 

A te, figlia Mia.  GESÙ Cristo.